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Castelfiorentino, 11.12.2013 - Allestiranno un banchino al mercato di Castelfiorentino il prossimo sabato per presentare a tutti il calendario di autofinanziamento 2014 che li ritrae in vari momenti di presidio, i lavoratori della Shelbox di Castelfiorentino, l'azienda produttrice di case mobili fallita il 6 marzo scorso, ed a metà gennaio saranno ricevuti da Papa Francesco.

"Undici mesi di presidio pesanti, durante i quali abbiamo attraversato momenti di rabbia, di sconforto ma anche di gioia per la solidarietà che le persone ci hanno espresso in occasione della fiaccolata per le vie di Castelfiorentino, durante l'incontro con la Carovana antimafie, nelle cinque serate di messa in scena del nostro spettacolo teatrale, il 9 luglio per l'aperitivo dei sei mesi di presidio e per l'inaugurazione della mostra di Max Bramandi" sono le parole di Massimo Simoncini della RSU FIOM Cgil, uno dei 147 ex lavoratori oggi in cassa integrazione che prosegue: "pochi presidi sono riusciti a portare avanti un numero così folto di iniziative e ne abbiamo in programma altre". Sabato prossimo infatti saranno al mercato di Castelfiorentino a vendere il calendario, il 23 dicembre la RSU ha organizzato un pranzo assieme ai sindaci dei comuni del circondario, al fine di chiedere il rinnovo del loro impegno, ed a gennaio, grazie alla mediazione di Don Momigli, avranno udienza dal Papa.

Le loro vicende potranno essere seguite sul portale www.nuovaopera.it.

"Le iniziative ci servono per farci forza a vicenda" spiega Maurizio Garofano, anche lui dell'RSU FIOM "Siamo pronti a formarci per ripartire anche con un impiego diverso ma sarebbe un peccato perdere le capacità e le maestranze presenti, tentiamo così di rimanere attaccati a quest'attività. Il nostro lavoro ci nobilitava ed adesso vediamo la nostra dignità messa in discussione da scelte di mercato scellerate. La nostra è una battaglia politica e sociale e finché potremo manterremo il presidio vivo e attivo. 

Il 5 marzo scadrà la cassa integrazione e a meno che un imprenditore si dimostri interessato a rilevare attività e dipendenti inviando al Tribunale una lettera d'intenti con un piano industriale e finanziario credibile, i lavoratori non vedranno rinnovarsi l'ammortizzatore. 

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