Firenze, 15.04.2015 - In data 8 aprile 2015, presso il Ministero dello Sviluppo Economico, alla presenza del Vice Ministro De Vincenti, è stato finalmente riattivato il tavolo relativo alla vertenza Esaote, dopo un assordante silenzio durato quasi 6 mesi.
In quella sede il Vice Ministro stesso aveva sottolineato quanto fosse importante riprendere un dialogo serrato e costruttivo tra Azienda, RSU, OO. SS. ed Istituzioni al fine di preservare una realtà industriale determinante per il Paese.
Per questo motivo era stato stabilito che prima del prossimo incontro al Ministero, programmato per il giorno 11 maggio p.v., venissero svolti degli incontri sui vari territori tra Azienda ed Istituzioni e Azienda, RSU ed OO. SS., con l'esplicita richiesta, da parte del Governo, che non venissero portate avanti azioni unilaterali.
In data 14 aprile u.s., invece, l'Azienda ha deciso di non onorare gli impegni presi al tavolo ministeriale, invitando le RSU ad un incontro ed escludendo esplicitamente le OO. SS.
Siamo quindi a denunciare, ancora una volta, come l'atteggiamento aziendale varii a seconda dell'interlocutore e del contesto, dichiarando di essere disposta ad un confronto che cerchi di ricostruire i rapporti sindacali, ma agendo, nei fatti, in direzione completamente opposta.
Le RSU di Firenze non sono disponibili ad assecondare la volontà dell'Azienda di parlare in modo separato con una parte dei suoi naturali interlocutori e si dichiarano fin da subito indisponibili a partecipare ad un incontro in cui l'Azienda esclude, contrariamente agli impegni presi, le OO.SS.: le RSU ritengono che questa richiesta approfondisca la sfiducia che si è creata tra lavoratori e management durante la gestione di questa vertenza, invece di cominciare a colmarla, come sarebbe opportuno e necessario per il futuro di Esaote.
Le RSU e le OO. SS. di Firenze ribadiscono ancora una volta la loro profonda preoccupazione per il futuro di Esaote, in particolare per lo stabilimento di Firenze, che rischia di pagare il prezzo più alto nell'attuazione del Piano Industriale, che, confermato anche dal nuovo management per quanto riguarda le linee base, non risulta ancora ne' chiaro ne' con garanzie sufficienti al mantenimento e al rilancio dell'attività aziendale sul territorio fiorentino.
Invitiamo il Presidente del Consiglio, che proprio ieri ha sostenuto concretamente il progetto del Polo Tecnologico degli Erzelli, in cui lo stabilimento genovese di Esaote si trasferirà a breve, a prendere posizione in prima persona nella nostra vertenza, affinché si preservi la presenza e l'eccellenza tecnologica e produttiva di entrambi i siti italiani; affinché venga data continuità agli impegni di garanzia presi dal Vice Ministro De Vincenti, passato recentemente ad altro incarico; affinché il Governo renda evidente la sua idea di politica industriale per un'azienda che ha sempre dichiarato essere strategica.