L'azienda conta 3300 dipendenti a livello nazionale di cui 50 nel capoluogo toscano e si occupa di soluzioni software e gestione di grandi database per enti pubblici. La RSU: "I lavoratori non sono un bancomat".
Il nostro contributo al rilancio dell’azienda
Negli anni passati, a fronte di un costante calo del fatturato e a bilanci aziendali in rosso, abbiamo contribuito al superamento della crisi e al rilancio dell’azienda con il nostro impegno, con il nostro senso di responsabilità e sopportando il sacrificio della Cassa Integrazione, dei Contratti di Solidarietà e della sospensione temporanea di parti dell’accordo integrativo.
Grazie al nostro contributo, mentre nulla hanno messo i nostri Dirigenti, i bilanci aziendali sono tornati positivi e anche la prospettiva che ci viene presentata dall’azienda prevede, per i prossimi anni, una significativa crescita del fatturato.
La nostra proposta
In questa situazione chiediamo che l’uscita dalla crisi sia accompagnata da un più accorto uso dell’ammortizzatore sociale, prolungandolo nel tempo ma riducendolo nelle quantità e da un progressivo rispristino degli istituti contrattuali temporaneamente sospesi. A questo si devono affiancare interventi per favorire il pensionamento dei più anziani e la determinazione di un Premio di Risultato che preveda un beneficio economico a fronte degli obiettivi raggiunti.
L’Azienda vuole andare in direzione opposta
Vuole il taglio degli stipendi e l’aumento delle giornate lavorative usando il periodo residuo di Cigo/CdS come arma di ricatto mentre continua ad assumere e ad esternalizzare. Questa proposta non permette margini di trattativa mentre il tono minaccioso dei comunicati aziendali e le indebite pressioni evidenziano le reali modalità con cui la Direzione aziendale intende da ora in poi relazionarsi con noi lavoratori.
Il rifiuto dell’Azienda a continuare la trattativa sulla base della proposta sindacale è pretestuoso e ideologico, perché evita un confronto sui contenuti che permetterebbe di arrivare ad un accordo condiviso, con maggiori certezze per il periodo di assestamento di cui Almaviva ha ancora bisogno.
Domani giovedì 14 dicembre Sciopero di mezza giornata (3h48’) in entrata
RSU ALMAVIVA FIRENZE