Firenze, 17.03.2014 – “Leggendo le dichiarazioni del Presidente di Ataf Gestioni S.r.l., uscite sui giornali nei giorni scorsi, apprendiamo con piacere che i bussini elettrici non solo non verranno eliminati, ma che l'azienda ha intenzione di potenziare il servizio di mobilità elettrica” dichiara Massimo Galantini della Fiom Cgil di Firenze.
“Siamo convinti” prosegue Galantini “che la scelta di andare verso una nuova concezione di sviluppo e di mobilità sostenibile sia auspicabile per Firenze e per i suoi abitanti.
Questa decisione, unita al piano presentato dal Vicesindaco Nardella “FirenzElettrica” che riguardo al trasporto pubblico mira a far circolare per il centro storico solo mezzi elettrici, va non solo nella direzione di mantenere i posti di lavoro per autisti e manutentori, ma anche crearne di nuovi. Riteniamo pertanto che se Ataf procederà alla recessione del contratto stipulato con Tecnobus, l'azienda fornitrice e manutentrice dei veicoli elettrici, a causa della somma richiesta per la manutenzione, dovrà farsi carico dei tre dipendenti attualmente impiegati nel servizio.
Chiediamo dunque all'azienda di trasporti fiorentina di riportare anche sulle linee C1 e C3 veicoli ad impatto zero e di salvaguardare le professionalità degli operai che già operano nell'assistenza meccanica ed elettrica dei bus. Il miglior modo per dimostrare che Ataf crede in questo piano è salvare le maestranze che da tre mesi continuano a garantire assistenza per un servizio che verrà implementato, per di più senza percepire stipendio a causa del ritardo nei pagamenti che proprio Ataf riporta verso la Tecnobus, ormai prossima alla chiusura.
Certi che tale operazione interessi anche all'Amministrazione Comunale, chiediamo a questa l'impegno ad assicurare che tale passaggio non lasci a piedi nessuno, lavoratori per primi".