Castelfiorentino, 24 aprile 2014 - Lettera aperta alla cittadinanza di Castelfiorentino
Siamo i lavoratori della Shelbox, siamo in presidio da oltre un anno presso lo stabilimento di quella che era, e che vorremmo tornasse ad essere, la nostra azienda.
Purtroppo non la crisi, ma scelte scellerate della dirigenza, hanno portato al fallimento della nostra attività, malgrado avessimo un trend in crescita rispetto alla stagione precedente e così da marzo 2013, con la chiusura dell'attività, siamo rimasti senza lavoro.
Da subito ci siamo mobilitati organizzando iniziative sul territorio al fine di tenere viva l'attenzione verso la nostra vicenda, nella speranza di trovare investitori interessati.
La comunità di Castelfiorentino ci ha aiutato tanto in questi mesi partecipando alla fiaccolata, assistendo al nostro spettacolo ed alle altre manifestazioni e noi vorremmo ricambiare l'affetto dimostratoci con il nostro lavoro, che nel territorio alimentava un importante indotto, circa 200 persone che ci rifornivano del materiale necessario a produrre le case mobili.
In questi mesi non sono mancati periodi di grave difficoltà economica, l'ammortizzatore ci costringe a rimanere a casa e a soppesare ogni piccola spesa.
Presidiare lo stabilimento per noi significa difendere il posto di lavoro, significa sentirci ancora colleghi ed operai metalmeccanici, essere pronti a rimetterci a al lavoro, perché il nostro mestiere è pilastro della nostra identità. Non vorremmo che qualcuno pensasse che siamo qui a girarci i pollici ed a non fare niente.
Ci teniamo inoltre a sottolineare che non siamo qui a spese del Comune, della Provincia, né tantomeno della collettività, perché la cassa integrazione straordinaria, a cui avremmo diritto fino al 6 settembre prossimo, ce la siamo pagata durante gli anni di lavoro e con i contributi che abbiamo versato noi e la nostra azienda; soldi che ci spettano di diritto e che ci consentono di arrivare a fine mese, pur rimpiangendo il nostro salario da dipendenti Shelbox.
Tra pochi giorni celebreremo il Primo Maggio, ricorrenza che celebra la conquista i un diritto ben preciso, l'orario di lavoro quotidiano fissato in otto ore: la festeggeremo con la speranza di tornare ad essere occupati il prossimo anno.
Vogliamo solo ricominciare a lavorare!
Lavoratori Shelbox
Segreteria Provinciale Fiom Cgil Firenze