Firenze, 03.06.2014 - E' durato circa un'ora l'incontro con i Rappresentanti di Regione, Provincia e Comune di Firenze, durante il quale le organizzazioni sindacali e la Rsu hanno spiegato alle Istituzioni il piano che Esaote, l'azienda biomedicale di diagnostica per immagini, ha presentato lo scorso 28 maggio ai lavoratori delle divisioni di Firenze e Genova.
"Il piano dell'azienda prevede 76 lavoratori in esubero, trasferimenti da Firenze a Genova per 22 addetti della ricerca, l'esternalizzazione della parte riguardante la produzione e i magazzini che coinvolge 50 lavoratori, la cassa integrazione straordinaria per 120 unità a partire dal 1 luglio e la costituzione di due nuove società su due rami d'azienda che conteranno rispettivamente 25 e 47 lavoratori" afferma Daniele Collini della Segreteria della Fiom Cgil di Firenze che prosegue:
"Per la sede di Firenze questo potrebbe tradursi in una perdita di 60 posti di lavoro rispetto agli attuali 227, col rischio che vadano perse anche funzioni strategiche nel settore della ricerca e dell'innovazione. A nostro avviso questo non è un piano industriale, ma un piano finanziario volto solo a ridurre i costi. Siamo preoccupati per il personale, anche perché l'azienda non ci dice come intende andare avanti. Il rilancio di un'attività industriale non si ottiene con sole operazioni di cassa, né seguendo modelli di multinazionali poiché Esaote non è una multinazionale né per dimensioni né per organizzazione e struttura".
Alessandra Scoscini della Rsu ha poi precisato che "Il know how della ricerca e sviluppo ultrasuoni si è costruito nel tempo. Siamo riusciti a rimanere in competizione con concorrenti grazie anche ai finanziamenti della Regione Toscana che in noi ha investito. Trasferire a Genova 22 persone significherebbe per il territorio perdere un centro di eccellenza in cui questa istituzione ha creduto, distruggendo un patrimonio di conoscenze importante, senza contare che molti colleghi hanno famiglia ed il trasferimento su Genova non può essere una scelta definitiva, pertanto si tratterebbe di ulteriori posti di lavoro persi."
Il Segretario della Fiom Cgil Daniele Calosi ha infine precisato di non voler alimentare una guerra tra poveri con i lavoratori di Genova ma che al contrario "faremo fronte comune al fine di evitare che il prezzo della ristrutturazione non ricada solo sulle spalle dei lavoratori fiorentini e genovesi".
L'Assessore Simoncini ha chiuso l'incontro assicurando che domani, all'incontro con l'azienda, la Regione ribadirà con forza che il futuro del sito fiorentino non può essere quello di un ridimensionamento all'interno del gruppo, anche perché i finanziamenti di cui Esaote ha fruito sono basati sul mantenimento di una forte presenza sul territorio.
Nel pomeriggio le organizzazioni sindacali e la Rsu si sono poi spostati a Roma dove alle 14 hanno incontrato in Senato accolti dalla Vice Presidente Valeria Fedeli. I parlamentari toscani e liguri si sono assunti l'incarico di presentare interpellanze alla Camera ed al Senato, oltre a richiedere un incontro alla proprietà.
Daniele Collini ha così commentato l'incontro: "Riteniamo importante che le istituzioni siano al fianco dei lavoratori in questa difficile vertenza. Ci teniamo a sottolineare l'aspetto strategico di Esaote come settore da salvaguardare, in materia di Tecnologia e di Ricerca&Sviluppo, per il rilancio del Paese.
Nei prossimi giorni come sindacati ed Rsu prenderemo un'iniziativa non banale: presenteremo noi un piano industriale serio ed alternativo a quello dell'azienda al fine di dimostrare che non è necessario ricorrere a misure così drastiche per rilanciare l'attività."