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Firenze, 28.07.2014 – Si è svolto stamani lo sciopero dei lavoratori di Siram (impiegati nei servizi tecnologici e climatici delle ASL Toscane) con presidio sotto la Presidenza della Regione Toscana.

L'adesione da parte dei lavoratori è stata molto alta e ha visto la partecipazione di delegazioni delle province di Prato e Siena, coinvolte insieme a Firenze nel cambio di gestione dell'appalto in programma nei prossimi mesi.

La delegazione di lavoratori, accompagnata dai rappresentanti della Fiom CGIL e dalla Confederazione, è stata quindi ricevuta dai funzionari della Presidenza della Regione Toscana.

 

Dal tavolo è emersa la volontà comune delle parti riunite oggi di individuare gli strumenti utili per trovare una soluzione per i 50 lavoratori coinvolti nel cambio di appalto. Un primo passo è stato fatto all'insegna della proroga dell'appalto delle Scotte (AOU di Siena) la cui conclusione, prevista per il 14 agosto, è stata fatta slittare al 31 dello stesso mese. L'impegno preso dai rappresentanti della Regione è quello di convocare a breve e comunque prima della scadenza del prossimo contratto (Siena), un tavolo congiunto a cui parteciperanno i diretti interessati dalla gestione dell'appalto: lavoratori, Fiom Cgil di Firenze e di Siena, Confederazione, istituzioni regionali, i direttori generali e amministrativi delle ASL e dell'AOU e l'azienda vincitrice dell'appalto.

 

“Abbiamo messo in moto la macchina e un primo risultato lo abbiamo raggiunto con la proroga del contratto all'AOU di Siena; ne siamo soddisfatti ma la strada è ancora tutta in salita” - commenta Moreno Razzolini della Fiom Cgil di Firenze - “All'incontro di fine mese saranno presenti anche i rappresentanti dell'appalto di Pistoia per cercare di recuperare anche quella situazione: non possiamo perdere professionalità ed esperienze”.

 

Franco Capaccioli, segretario provinciale della Fiom Cgil di Siena aggiunge: “I servizi che erogano questi lavoratori hanno alla base un'alta professionalità, non ci si può improvvisare in questo mestiere dall'oggi al domani, ci vogliono anni di esperienza per svolgere compiti così cruciali. Anche per questo è inaccettabile mettere i lavoratori di fronte alla scelta tra retribuzione e posto di lavoro”.

 

 

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