Firenze, 01.10.2014 - Si è tenuto stamattina presso la sede della Provincia di Firenze il tavolo per la Sabo Ammortizzatori Srl di Vicchio che dalla metà degli anni Settanta produce ammortizzatori per autocarri, rimorchi ed autobus.
Per l’azienda erano presenti l’Ingegner Marino Vitali, Direttore dello Stabilimento, il Dott. Martino Ballarini, Consulente della Roberto Nuti SpA di Castel Guelfo (Bologna) che controlla il 100% della Sabo Ammortizzatori, Maurizio Bastianoni per la Provincia, Giorgio Pizzuti per Confindustria a cui l’azienda è associata, la Rsu e Yuri Vigiani della Fiom Cgil di Firenze, mentre tutti gli operai sono rimasti in presidio sotto la sede di Via Cavour.
Le parti hanno riportato al tavolo istituzionale le proprie posizioni. Come tutto il settore delle automotive, l'azienda vive in questo periodo una crisi di volumi produttivi, dal 2010 ad oggi sono stati utilizzati 35 mesi di ammortizzatori sociali e ieri è scaduto il contratto di solidarietà.
"La dirigenza ha annunciato l’intenzione di voler procedere con i licenziamenti di 10 operai a fronte dei 35 dipendenti (26 operai e 9 impiegati). Noi abbiamo chiesto invece di utilizzare ancora gli ammortizzatori sociali prorogando il contratto solidarietà prima di perdere anche un solo posto di lavoro.
Se all’azienda verrà concesso un altro po’ di respiro, al pieno delle sue forze, potrebbe ripartire. Gli ammortizzatori a disposizione ci sono ed è un diritto dei lavoratori che se li pagano poterne usufruirne. Inoltre con 10 operai in meno non è possibile coprire l’intero ciclo produttivo e pertanto il problema non sarebbe limitato ai 10 in esubero ma esteso a tutto il resto dei lavoratori” è il commento di Yuri Vigiani che prosegue “nell’ultimo anno i lavoratori hanno scommesso sul futuro dello stabilimento, tanto da legare al raggiungimento di determinati volumi produttivi le indennità contrattate negli anni pertanto vorremmo che anche la Roberto Nuti continuasse a confidare nelle capacità dei suoi dipendenti.”
A fronte delle richieste la dirigenza si è detta disponibile a valutare l’ipotesi di prolungare il contratto di solidarietà, aprendo però un confronto con i lavoratori sui volumi di produzione, sui premi di risultato.
L’incontro è stato aggiornato al 10 ottobre prossimo.