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Impruneta, 23.10.2015 – È stata trovata lunedì scorso, tra la Fiom Cgil di Firenze e la Bcc di Impruneta-Banco Fiorentino, un'intesa sull'anticipo della cassa integrazione per i lavoratori della Dab Srl di Tavarnuzze, azienda artigiana metalmeccanica, specializzata nella pulimentatura e rifinitura di metalli nobili.

Il ricorso alla cassa integrazione in deroga si è reso necessario a fronte della sospensione delle commesse da parte dei maggiori clienti della Dab, quali Cina, Russia ed Emirati Arabi, che attualmente vedono i loro mercati soggetti a forti fibrillazioni politiche ed economiche.

"La riscossione dell'ammortizzatore però avviene mediamente entro sette/otto mesi dall'approvazione ed i 10 lavoratori si sarebbero trovati così ad affrontare un reale problema di sopravvivenza - spiega Claudia Ferri della Segreteria della Fiom Cgil di Firenze che prosegue - paradossalmente alcuni di loro avrebbero preferito chiedere al titolare di essere licenziati per poter accedere in tempi certi e più rapidi al sussidio di disoccupazione. Un ammortizzatore sociale ha senso se interviene in tempo utile a sostituire il mancato reddito da lavoro, per questo abbiamo chiesto al Sindaco di Impruneta, Alessio Calamandrei, di porsi come intermediario con un istituto bancario del territorio che potesse anticipare l'indennità di cassa a titolo di solidarietà.

Oggi lo ringraziamo congiuntamente al Presidente della Bcc di Impruneta-Banco Fiorentino, Stefano Romanelli, perché il loro intervento permetterà ai lavoratori di vedersi anticipate le somme.

A seguito di questa questa vicenda - conclude Ferri - abbiamo chiesto un incontro alla Regione Toscana ed alla Città Metropolitana di Firenze per far sì che, alla luce delle ultime riforme sugli ammortizzatori, siano trovate modalità di gestione degli ammortizzatori tali da renderli davvero utili a tutelare l'occupazione e non ad affamare le persone con tempi di fruizione impossibili."

"Come cerchiamo di fare sempre - dice il presidente della Bcc di Impruneta-Banco Fiorentino Romanelli - abbiamo dato una risposta in tempi più rapidi possibili, visto che qui parliamo di impresa, lavoratori e famiglie. Tanto che il Cda ha deliberato il giorno dopo".

L’eventuale anticipo dovrebbe prevedere una durata massima di 8 mesi per un importo complessivo di 2.400 euro a dipendente (tre mesi di stipendio); ad oggi i dipendenti che dovrebbero usufruire di tale strumento sono stati identificati in massimo dieci unità.

"Operiamo - conclude Romanelli - al meglio che possiamo, sia come stimolo alla ripresa, fornendo credito e sostegno alle imprese che investono. Sia, nei casi di difficoltà come questo, fornendo una sorta di paracadute che speriamo possa dare ristoro a chi si trova in una fase di bisogno".

Fiom-Cgil Firenze

Bcc Impruneta-Banco Fiorentino

 

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