Sesto Fiorentino, 29.10.2015 – A seguito degli ultimi incontri svolti tra Organizzazioni Sindacali e la direzione della Signorini & Ulivelli sulla piattaforma rivendicativa e sulla prima parte del Piano Industriale dell’azienda, sono state siglate oggi quattro intese su alcuni aspetti di quanto richiesto dai circa 90 lavoratori.
In particolare gli accordi siglati con l'azienda riguardano stabilizzazioni di lavoratori con contratto a termine in forza all’azienda a seguito di un importante percorso formativo con il riconoscimento delle tutele previste dall’articolo 18 come prima della riforma Fornero, l’istituzione di un’integrazione salariale ed i Ticket Restaurant per gli ex lavoratori Ulivelli e l’inserimento di elementi di flessibilità oraria in ingresso per chiunque ne abbia necessità.
Ha commentato Alessandro Fini, della FIOM CGIL di Firenze: “Dal momento della proclamazione dello stato d’agitazione e del blocco degli straordinari, abbiamo avuto con l’azienda quattro incontri. In queste occasioni abbiamo raggiunto degli accordi su temi importanti, come il piano di rientro dei contributi da versare al Fondo Cometa, il fondo nazionale per la pensione complementare dei lavoratori dell'industria metalmeccanica, ed altri previsti nella piattaforma rivendicativa. Rimangono alcune questioni di cui discutere, come ad esempio la seconda parte del piano industriale e per le quali l’azienda si è assunta anche degli impegni che progressivamente, con il consolidarsi della situazione economico finanziaria - essendo la Signorini-Ulivelli un’azienda neonata dalla dalla fusione della Pietro Signorini&Figli di Prato con la Ulivelli di Sesto Fiorentino - dovranno tradursi in altri accordi.
In ogni caso, l’azienda si è impegnata anche a portare avanti seriamente il tavolo della trattativa. A mio parere la strada intrapresa evidenzia la volontà di ricondurre le relazioni industriali della Signorini & Ulivelli ad un corretto svolgimento pertanto sospendiamo lo stato di agitazione in modo da facilitare le discussioni future sui temi rimasti in sospeso”.