Firenze, 04.11.2016 – È stata accolta positivamente ieri dall'assemblea dei lavoratori della Targetti Sankey S.p.A., la firma dell'accordo di cassa integrazione straordinaria per riorganizzazione aziendale, siglata mercoledì presso la Direzione Lavoro della Regione Toscana, alla presenza della Rsu, delle organizzazioni sindacali e della dirigenza Targetti.
Lo scorso 6 settembre la direzione della storica attività che dal 1928 progetta e produce apparecchi d’illuminazione architettonica per interni ed esterni, aveva aperto una procedura di mobilità dichiarando 81 esuberi sui 180 lavoratori in forza all'azienda.
“Siamo soddisfatti di questo accordo – afferma Daniele Collini della segreteria della Fiom Cgil di Firenze – con cui siamo riusciti a trasformare quello che al prossimo 20 novembre sarebbe potuto essere un licenziamento collettivo, nel ricorso ad ulteriori dieci mesi di ammortizzatore sociale che partiranno dal prossimo lunedì.”
Durante il periodo rimarrà aperta una procedura di mobilità incentivata e su base volontaria per un numero massimo di esuberi che scende da 81 a 63 oltre alla possibilità, per coloro che si renderanno disponibili, di fruire del servizio di outplacement volto alla ricollocazione dei lavoratori.
“L'accordo – spiega Collini – è fondamentale per tutelare l'occupazione e ridurre l'impatto sociale, per gestire questa fase delicata di riassetto organizzativo dando maggiore stabilità all'attività e per accompagnare il piano industriale presentato a settembre dall'azienda per il rilancio di un'attività di eccellenza quale è Targetti.”
Per Daniele Calosi, Segretario Generale della Fiom-Cgil di Firenze “Se oggi parliamo di rilancio di Targetti lo dobbiamo anche ai suoi dipendenti che da novembre 2008 con sacrificio accettano loro malgrado gli ammortizzatori sociali perciò, ora che vi sono tutte le condizioni, ci aspettiamo la pronta messa in atto del piano industriale.
Ringraziamo le istituzioni che ci sono sempre state vicine, oggi come nel 2013 quando di fronte all'annuncio di 160 esuberi tutta la cittadinanza e persino il David di Michelangelo si strinse attorno ai lavoratori in una lunga mobilitazione. Adesso guardiamo al futuro.”