Di Maurizio Benetti, Presidente del Fondo Cometa
Dal primo febbraio di quest’anno sono mutati i criteri di gestione di tre dei comparti di Cometa: Monetario Plus, Reddito e Crescita. In termini tecnici sono mutati le asset allocation strategiche dei comparti (ossia la distribuzione delle risorse in differenti classi di investimento) sia nella composizione che nella tipologia di titoli e/o di altre forme di investimento.
Il mutamento è il risultato, da un lato di quanto avvenuto nei mercati finanziari negli ultimi anni e dall’altro dall’analisi condotta dagli organi del Fondo sulle prospettive e le attese dei rendimenti futuri alla luce degli andamenti dei mercati
Il processo di analisi e di scelta si è concluso nello scorso autunno con la scelta dei nuovi gestori finanziari e dei nuovi obiettivi di rendimento dei tre comparti.
Il primo comparto (monetario) cesserà di essere il comparto di ingresso per assumere il ruolo di comparto di uscita per gli aderenti prossimi al pensionamento con l’obiettivo del mantenimento del capitale attraverso un profilo di rischio estremamente contenuto (volatilità 1%).
Il secondo comparto (reddito), comparto di ingresso per i nuovi iscritti, ha come obiettivo un rendimento in linea con quello del TFR con la possibilità di un investimento (mediamente pari al 20% in titoli azionari) da perseguire attraverso un profilo di rischio contenuto/medio (volatilità 5%).
Il terzo comparto (crescita) ha l’obiettivo di massimizzare il rendimento rispettando il vincolo di volatilità dell’8% con la possibilità di un investimento medio del 44% in titoli azionari.
Queste scelte, come detto, sono il frutto di una analisi degli attuali andamenti dei mercati finanziari, analisi che gli organi del Fondo continueranno ad approfondire per valutare nuove favorevoli possibilità di investimento, con particolare riguardo a quelli nell’economia reale, al fine di assicurare i migliori risultati in termini di rischio/rendimento e assicurare, quindi, agli aderenti un piano di previdenza complementare sempre più adeguato alle loro esigenze e al loro profilo previdenziale.
Tra gli elementi presi in considerazione in queste analisi vi è stata la composizione demografica degli iscritti a Cometa. L’età infatti è uno degli elementi importanti per valutare la scelta di allocare le proprie risorse in uno dei comparti presenti in Cometa. Dall’analisi condotta è emerso, tra gli altri, il fatto che una parte degli aderenti potrebbe non aver fatto la scelta più opportuna tra i vari comparti.
In particolare la presenza molto alta di aderenti, soprattutto di quelli con età lontana dalla pensione, nel comparto Monetario appare poco idonea ad assicurare a questi lavoratori, date le caratteristiche del comparto, livelli adeguati di rendimento.
Fermo restando, ovviamente, che la collocazione in un comparto è di esclusiva scelta dell’aderente sono le stesse modalità di iscrizione a Cometa che fanno sorgere dubbi su di una effettiva scelta consapevole da parte degli aderenti al comparto monetario.
Contrariamente a quanto riportato in un articolo del 5 febbraio scorso su “Il Fatto Quotidiano”, infatti, l’adesione al Monetario non è necessariamente il frutto di una scelta consapevole da parte dell’aderente. Questo perché chi si iscrive a Cometa al momento dell’adesione, a causa di problemi organizzativi derivanti dall’alto numero di aziende iscritte al Fondo (oltre 10.000), non sceglie subito il comparto in cui allocare i propri contributi ma viene provvisoriamente iscritto al comparto Monetario che fino ad oggi era il comparto di ingresso in Cometa. L’iscritto ha successivamente la possibilità, appena ricevuto le password dal Fondo, per entrare (attraverso il sito) nella sua posizione personale e di scegliere il comparto più rispondente alla sua volontà.
L’iscrizione provvisoria al comparto Monetario è dovuta alla necessità di non lasciare inerti i contributi fino ad una scelta di comparto.
Quello che il Fondo ha rilevato è che la quasi totalità degli aderenti oggi presenti nel comparto monetario lo sono fin dall’inizio per effetto di quella collocazione provvisoria.
Esiste quindi un ragionevole dubbio su un’ effettiva “scelta cosciente” a prescindere dal giudizio di convenienza o meno della permanenza in questo comparto d’ingresso .
Solo per chi decide di aderisce ad altri comparti, o è passato al Monetario provenendo da altri comparti, ha la certezza di aver fatto una scelta esplicitamente.
Alla luce di queste considerazioni e tenendo conto che dal 1° febbraio il nuovo comparto d’ingresso del Fondo è il comparto Reddito, il CdA ha deciso di procedere ad una verifica delle attuali adesioni al comparto monetario. Dopo un confronto con le Parti Istitutive (Fiom-Fim-Uilm-Fismic-Federmeccanica-Assistal) e con il loro consenso si è convenuto che l’operazione più idonea con cui effettuare queste verifica fosse quella di una procedura di silenzio-assenso in grado di porre l’aderente di fronte ad una scelta esplicita.
Questa procedura è stata riservata agli aderenti al monetario di età inferiore ai 56 anni. A tutti questi nel mese di gennaio è stata inviata una raccomandata con ricevuta di ritorno con l’indicazione che a partire dal 1° febbraio avevano 90 giorni di tempo per segnalare al Fondo la loro decisione di restare nel comparto monetario o di andare in un altro comparto. In assenza di indicazioni il Fondo dopo i 90 giorni avrebbe trasferito la loro posizione nel nuovo comparto di ingresso (Reddito).
La procedura scelta tutela al massimo la volontà dell’iscritto.
La raccomandata con ricevuta di ritorno costituisce la documentazione che l’aderente ha ricevuto la lettera ed è quindi stato informato. In assenza di ricevuta di ritorno il Fondo nonprocederà ad un trasferimento automatico della posizione.
Il Fondo ha deciso di accogliere qualunque manifestazione di volontà da parte degli aderenti anche diversa da quella indicata nella lettera (accesso telematico alla posizione individuale).
Il lavoratore ha la possibilità fino al termine dei 90 giorni indicati di, eventualmente, mutare la scelta già fatta in precedenza.
Ci sembra in questo modo di aver garantito, da un lato la libertà di scelta dell’aderente rispetto all’allocazione delle sue risorse, dall’altro di aver sollecitato l’aderente ad una scelta cosciente ed esplicita, senza imposizioni di volontà a lui esterne. Tutti gli spostamenti dal Monetario verso altri comparti, sia espliciti sia derivanti dal silenzio, trattandosi di primo spostamento, non saranno soggetti ai costi previsti per i successivi trasferimenti.
Per favorire le scelte degli aderenti il Fondo sta facendo informazioni in merito sul sito (http://www.cometafondo.it/news/ultime-notizie/comparti-cometa-attiva-procedura-online) e attraverso il call center. Altrettanto stanno facendo le Parti Istitutive con materiale proprio o fornito dal Fondo.
Un’annotazione finale. In questa operazione i gestori finanziari non hanno alcun ruolo e, nel loro complesso, non traggono alcun vantaggio. Di fronte ad alcuni gestori che potrebbero avere più risorse da gestire per effetto di un numero maggiore di aderenti al comparto in cui sono presenti, vi saranno gestori che avranno meno risorse per l’uscita di aderenti dal loro comparto. Le risorse complessive gestite dai gestori restano le stesse.