Firenze, 19.05.20 - Il ritardo nei pagamenti degli stipendi cresce così, mercoledì scorso, i coordinatori sindacali nazionali hanno confermato lo stato di agitazione a sostegno della vertenza Sittel con la proclamazione di 40 ore di sciopero da articolare sui cantieri territoriali.
Nella sede operativa di Campi Bisenzio (Firenze), a fronte dello sciopero proclamato dalla Fiom di Firenze a partire dalle 14 di venerdì 15 maggio, l'azienda ha imposto per la prima volta ai lavoratori di lasciare in cantiere i mezzi abitualmente usati per spostarsi dall'abitazione nell'effettuare gli interventi durante l'attività giornaliera. I lavoratori hanno riportato i veicoli lasciando però le chiavi all'Assessore del Comune di Campi Bisenzio Riccardo Nucciotti, recatosi presso il cantiere perché, commenta Angelini della Fiom “Abbiamo ormai perso completamente la fiducia verso una dirigenza che continua a rimandare il pagamento delle spettanze.”
Lo sciopero prosegue anche questa settimana e ieri la Fiom e la Rsu. Il Segretario della Fiom Cgil di Firenze, Daniele Calosi, recatosi stamani sui cancelli ha dichiarato che: "Il comportamento di Sittel è davvero intollerabile, ancor più in questo momento di emergenza epidemiologica in cui i dipendenti, operando in un servizio essenziale come quello delle telecomunicazioni, non hanno mai smesso di compiere il loro lavoro, assumendosi tutti i rischi che l'attività comporta, pur senza aver riscosso ancora le retribuzioni di marzo ed aprile. Le difficoltà dell'azienda non possono ricadere sui lavoratori. Abbiamo chiesto un incontro in Regione Toscana alla presenza del Presidente Enrico Rossi per individuare insieme le soluzioni più opportune, perché così non possiamo andare avanti. I lavoratori vogliono solo ciò che gli spetta: i diritti non vanno in quarantena e la politica non può dimenticarsi di chi per vivere deve lavorare e di chi ha mandato avanti il Paese durante questa emergenza col proprio lavoro”.
Conclude: “Non vogliamo tornare alla normalità che ci ha portato in questa crisi sanitaria, sociale ed economica. Ripensiamo un futuro migliore di quello che abbiamo vissuto finora e rimettiamo al centro il lavoro e il suo valore. Noi siamo pronti a fare la nostra parte per tutelare i lavoratori, ma non possiamo essere lasciati soli. Che anche la politica decida da che parte stare e si assuma le sue responsabilità. La Fiom sta con i lavoratori Sittel!”.