Firenze, 10.06.2013 - Si è tenuta stamattina in mensa l'assemblea dei lavoratori della Selex-Es di Via Barsanti indetta dalle Rsu dopo l'annuncio da parte di Finmeccanica di voler chiudere il sito e accorpare la produzione sullo stabilimento di Campi Bisenzio, prevedendo 69 esuberi, da sommare ai 123 dell'ex Galileo.
All'assemblea erano presenti numerosi rappresentanti istituzionali di tutte le estrazioni politiche: per la Regione Toscana i Consiglieri Nicola Nascosti (Pdl), Roberto Rizzo (Idv), Marco Manneschi (Idv), Paolo Marini (Federazione Sinistra e Verdi) Presidente e Marina Saccioli (Lega Nord) Vicepresidente della Commissione speciale per l’emergenza occupazionale, l'Assessore Sara Biagiotti ed il Presidente del Consiglio Comunale di Firenze oltre a Marco Burgassi portavoce della Vicepresidente del Senato Valeria Fedeli, ed agli Onorevoli Francesco Bonifazi e Dario Nardella (Pd), autore quest'ultimo di una interrogazione parlamentare presentata venerdì alla Camera in merito al piano industriale di Selex-Es.
All'assemblea sono intervenuti i rappresentanti delle oo.ss. Fim, Fiom e Uilm, oltre ai lavoratori ed alle istituzioni.
Lamentano le Rsu “Senza una strategia definita respingiamo il piano industriale. Vogliamo sapere se c'è ancora l'intenzione della dirigenza di puntare a crescere oppure la ristrutturazione mira solo a tagliare, cedendo parte delle attività e delle intelligenze dell'azienda a spese dei lavoratori.”
Il Presidente del Consiglio Comunale Eugenio Giani ha accolto la proposta delle oo.ss., ripresa anche dal Consigliere Nascosti, di apporre il vincolo industriale all'area dove è situato lo stabilimento di Via Barsanti mentre gli Onorevoli hanno manifestato l'intenzione di organizzare un incontro con le Commissioni sviluppo economico di Camera e Senato e di chiedere l'apertura del tavolo di confronto al Ministero.
Il Segretario della Fiom, Daniele Calosi, anche a nome di Fim e Uilm ha ringraziato le istituzioni intervenute ed ha dichiarato “Non è accettabile lasciare sul territorio le ricadute economiche e sociali di un piano industriale particolarmente pesante per i lavoratori. Chiediamo l'utilizzo di ammortizzatori sociali che permettano di dare un futuro industriale all'impresa, come i contratti di solidarietà. Intervenga quindi il Governo per ricostituire il tavolo.”
L'assemblea ha decretato per domani dalle 8:00 alle 10:00 un presidio davanti ai cancelli dei due siti. Una delegazione chiederà, inoltre, un incontro al Prefetto.