Si sono tenute ieri, in data 18 maggio 2022, le assemblee generali della Fiom Firenze e della Fiom Prato. L'ordine del giorno "Pace e sviluppo" è stato approvato all'unanimità. Il testo integrale:
"Il momento storico che stiamo attraversando è di inaudita gravità. Lo stato di guerra alle porte dell’Europa, la pandemia Covid-19, la transizione digitale ed ambientale hanno profondamente messo in discussione il modello di sviluppo che si era affermato, rendendo oggi più che mai necessario rimettere al centro le condizioni di vita di chi per vivere deve lavorare, riaffermando la centralità del lavoro come mezzo di emancipazione e cambiamento della propria condizione. Per farlo è indispensabile mettere in campo tutta l'intelligenza collettiva che il nostro Sindacato, la CGIL, ha a disposizione, poiché essa rappresenta la risorsa primaria per modificare, facendolo progredire, lo stato attuale delle cose attraverso una grande azione di “risindacalizzazione” della Società.
A pagare il prezzo più alto della guerra voluta da Putin sono, come sempre, le popolazioni: stanno morendo migliaia di giovani, donne, anziani, lavoratrici e lavoratori. L'Unione Europea, in generale, ed il nostro Paese, in particolare, non possono rinunciare a giocare un ruolo diplomatico determinante per rilanciare sia la pacifica coesistenza tra i popoli, sia il disarmo. E' necessario da subito dare vita ad una grande mobilitazione per la Pace e rivendicare un immediato cessate il fuoco; motore di questa mobilitazione devono essere lavoratrici e lavoratori, unico soggetto oggi in grado di proporre una nuova visione del mondo, che superi il modello dei blocchi contrapposti e dei nazionalismi, che attraverso la pace ed il lavoro proponga un modello di società equo e solidale.
Pace e lavoro camminano nello stesso solco, per questo occorre ricostruire lavoro stabile. I fondi del PNRR (Next Generation EU) devono servire per una nuova politica economica e per riaffermare il ruolo dello Stato quale attore protagonista della politica economica, emancipandolo dal ruolo ancillare a cui il Mercato lo ha relegato. Servono quindi politiche espansive ed una transizione digitale ed ambientale all'insegna della Giustizia sociale: siano garantiti i diritti primari delle persone, la salute, la conoscenza; sia creato lavoro stabile; le imprese che usufruiranno dei fondi PNRR discutano con le organizzazioni sindacali cosa produrre, come produrlo, a quali condizioni.
Il confronto con le Organizzazioni Sindacali non solo è sancito nelle cabine di Regia previste dal Protocollo CGIL-CISL-UIL e Presidenza del Consiglio dei Ministri del dicembre 2021, ma è fortemente voluto dalle lavoratrici e dai lavoratori, come hanno anche scritto delegate e delegati dei grandi gruppi della FIOM CGIL di Firenze-Prato-Pistoia in un documento presentato recentemente.
Sia aumentato il potere d'acquisto di salari e pensioni, messo a dura prova dall'inflazione galoppante. Il bonus una tantum di 200 € non basta: bisogna prevedere un rafforzamento del bonus energia, aumentare la decontribuzione su salari e pensioni, indicizzare le detrazioni su lavoro dipendente e pensioni, anticipare la rivalutazione degli importi sui trattamenti pensionistici. Per recuperare risorse serve pensare ad uno scostamento di bilancio, ad una tassa sugli extra profitti ed i maggiori guadagni derivanti dalla crisi, ad un contributo straordinario di solidarietà da applicare sui grandi patrimoni, ad una vera riforma fiscale progressiva più incisiva di quanto portato avanti finora.
Creare lavoro stabile significa ridurre le forme contrattuali precarie, prevedendo un unico contratto d'ingresso, intervenendo sui tempi determinati e sui lavori parasubordinati ed autonomi. Infine è necessario intervenire sulle pensioni, rispondendo alle necessità sollevate dalla piattaforma di CGIL-CISL-UIL del novembre scorso. E' necessario intervenire sulla precarietà creata dalla catena degli appalti, spezzando la logica del massimo ribasso e dando centralità alla clausola sociale, non solo nel pubblico ma anche nel privato, imponendo l'applicazione dei contratti nazionali maggiormente rappresentativi firmati da Organizzazioni sindacali la cui rappresentatività sia finalmente certificata per garantire l'erga omnes.
E’ necessario rafforzare il lavoro pubblico, riaffermare il ruolo centrale della sanità e della scuola pubblica, garantire un futuro ai tanti precari della PA che sono medici, infermieri, insegnanti, ma anche ispettori. Proprio l'attività dell'Ispettorato è emblematica: per garantire salute e sicurezza su tutti i luoghi di lavoro è necessario potenziare i servizi ispettivi della Medicina del lavoro; per aiutarci a vigilare sul rispetto dei diritti dei lavoratori è necessario potenziare gli organici dell’Ispettorato.
I recenti fatti avvenuti a Prato, che vedono lavoratori fisicamente aggrediti per aver rivendicato diritti e tutele sui luoghi di lavoro, impegna tutti noi alla necessità di una mobilitazione sul territorio per rispondere ad atti di vile intimidazione.
Infine, la transizione digitale ed ambientale rischia di non essere neutra: è necessario prevedere una riforma degli ammortizzatori sociali, il riconoscimento della formazione come diritto soggettivo dei lavoratori ed una riduzione dell'orario di lavoro a parità di salario.
PER TUTTI QUESTI MOTIVI LE ASSEMBLEE GENERALI DELLA FIOM CGIL DI FIRENZE E PRATO
Assemblee Generali di Fiom CGIL Firenze e Fiom CGIL Prato